Il Parlamenti europeo ha approvato un provvedimento che permette ad alcuni Paesi di aggiungere zucchero nel vino per aumentarne il tasso alcolico.
La proposta ha scatenato il malcontento dell’Unione mondiale degli enologi e dei produttori di vino italiani, mentre in sede dibattimentale era appoggiata dalla Germania e alla fine (per questo l’ha spuntata) dalla Francia.
Il problema, ancora una volta, è semplicemente di natura economica: lo zucchero costa meno della metà del mosto e quindi il provvedimento avvantaggia i Paesi più ‘deboli’ dell’Unione, come quelli dell’Europa orientale, senza considerare che ora si dovrà cercare un’altra destinazione (e non più la trasformazione in mosto concentrato) per gli oltre 15 milioni di ettolitri di vino in esubero stoccati ogni anno in tutto il continente.
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