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Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani portano in scena un bestseller del teatro americano, Angels in America, saga provocatoria e commovente che si articola in due parti, Si avvicina il millennio e Perestroika. Il testo di Tony Kushner ha fatto incetta di premi (Pulitzer nel 1993, poi Tony Award, Golden Globe e 11 statuette agli Emmy Awards per la versione televisiva con Al Pacino, Meryl Streep e Emma Thompson) e al debutto londinese è stato definito dal Sunday Times «una Divina Commedia per un'età laica e tormentata; un terremoto nel teatro, sconvolgente, terribile e magnifico».
Angels in America racconta le vicende sentimentali di due coppie: la relazione gay tra Prior Walter, che scopre di avere l’AIDS, e Louis Ironson, incapace di accettare la malattia e il dolore, e il matrimonio fra l'avvocato mormone Joe Pitt, dilaniato da dubbi professionali e privati, e Harper, giovane moglie depressa. Le loro storie s’intrecciano a quelle di Roy Cohn, famoso e potente avvocato realmente esistito, e di Belize, infermiere con un passato da travestito. Sono tutti rappresentanti del melting pot della Grande Mela, emblemi di un’umanità dolente che fatica a riconoscersi e accettarsi. Gli angeli del titolo sono invece esseri grandiosi e hollywoodiani che hanno il compito terribile di trovare chi oggi sia in grado di aprire gli occhi su quest’epoca confusa e infelice, orfana di ideologie e di ideali. Si avvicina il millennio, spettacolo co-prodotto da Teatrithalia e Ert, applaudito al debutto di Modena e premiato dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro, emoziona e coinvolge senza riserve, grazie a una compagnia compatta e ispirata e a una commistione riuscita dei diversi linguaggi della scena.
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