mercoledì 21 luglio 2010

My own private Milano

clipped from www.blogsquonk.it
La butti lì, e in due ore hai già venti persone che ti dicono “dai, ci sto”. Non perché sia una grande idea, né nuova. Forse, solo per la voglia di fare qualcosa insieme, a gratis. “My Own Private Milano” nasce così, in una sera di primavera passata a mangiare pane alle olive su una panchina di Corso Garibaldi, proprio dove c’è una vedovella, una fontana pubblica, una delle poche ancora rimaste. Venti fotografi, non milanesi, che un giorno hanno preso un’immagine di Milano. Venti scrittori, milanesi per nascita o per adozione, che un giorno hanno ricevuto una fotografia, e la richiesta di scriverci sopra qualcosa, qualsiasi cosa.
Quale sia il risultato non lo so. So che è stato bello farlo, so che è stato bello ricordare che questo è un bel posto, basta saperlo guardare, basta volerlo dire.
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1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good