Ad agosto è diverso, Milano cambia, è un’altra città: si rimpicciolisce ma si allarga, rallenta, si rilassa. Le strade si svuotano e i parcheggi si spogliano. Le persone fuggono dallo smog cittadino, e dai “tram tram”. I convogli della metropolitana non assomigliano a scatole di sardine e le stazioni dei treni non brulicano come formicai; niente code, i clacson suonano più timidamente: meno del 30% dei milanesi resta in città, per godersi la trasformazione agostana.
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