Auditorium Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Via San Vittore 21, Milano
Ingresso libero
La programmazione potrebbe subire variazioni
Informazioni Pubblico
T 02 485551Sabato 30 giugno
h 18.00
The damned and the sacred
Olanda - 2002, 74' - Russo, ceceno, inglese
sottotitoli italiano
Regia Jos de Putter
Fotografia Vladas Naudzius
Montaggio Stefan Kamp
Musiche Zeppers Film & TV, Ikon
Produzione Ideale Audience International
Un gruppo di ballerini bambini della Cecenia usa la propria arte come mezzo di sopravvivenza e come atto di sfida nei confronti della terribile tragedia che sono costretti a vivere nella propria terra. Immagini della città distrutta di Grozny ci mostrano quanto difficili siano le circostanze nelle quali questi bambini riescono comunque ad esibirsi. E' evidente che il loro desiderio non è semplicemente ballare, ciò di cui hanno bisogno è piuttosto preservare la loro integrità. Capeggiati e incoraggiati da un uomo eccezionale, Ramzan Akhmadov, i bambini hanno condotto un faticoso tour in giro per l'Europa con acclamatissime esibizioni all'Amsterdam's Concertgebouw e al London's Lyric Theatre.
h 20.30
Per Yves Montand
Italia - 2002, 55' - Italiano, francese
sottotitoli italiano
Regia Nino Bizzarri
Fotografia Carlo Poletti
Montaggio Debora Longini
Produzione Rai International
Questo documentario racconta la vita e la carriera di Yves Montand scegliendo una prospettiva assolutamente inedita: i due viaggi da lui compiuti in Italia, dove era nato e da dove era partito quando aveva tre anni per raggiungere Marsiglia con la sua famiglia. Il primo viaggio lo aveva fatto quando aveva trent'anni, il secondo negli ultimi anni della sua vita, accompagnato dalla giovane seconda moglie. Il documentario, girato in Francia e in Italia, presenta numerose interviste con i principali testimoni dell'autentico Yves Montand oltre a raro materiale di repertorio.
h 21.30
L'uomo che sconfisse il Boogie. Le avventure di Secondo Casadei
Italia - 2005, 61' - Italiano
Regia Davide Cocchi
Fotografia Roberta Allegrini, Andrea Vaccari
Montaggio Paolo "Sbrango" Marzoni
Produzione Maxman e Aranciafilm
"L'uomo che sconfisse il Boogie" narra la storia di Secondo Casadei, l'inventore della musica folkloristica romagnola tra gli anni Venti ed il 1971, anno della sua scomparsa. Un viaggio nei luoghi della musica e della vita attraverso i racconti non solo della famiglia, ma soprattutto dei musicisti/orchestrali e dei ballerini. Documenti d'epoca in bianco e nero arricchiscono l'opera con preziosissime testimonianze ed interviste che riportano indietro il maestro stesso.
Domenica 1 luglio 2007
h 16.00 Proiezione speciale
Naina Jogin (The Ascetic Eye)
India - 2005, 59'
Regia Praveen Kumar
A Madhubani, le persone combattono con le difficoltà quotidiane di sbarcare il lunario. Molti di loro hanno iniziato a dipingere per soppravivere. Dipingono i motivi tradizionali su carta. Queste opere vengono vendute nei mercati dell'India e all'estero. Mentre molti pittori ripetono certi motivi tradizionali, altri artisti coraggiosamente esplorano i confini dell'arte contemporanea. Questo film racconta la storia, le ispirazioni e il lavoro di questi pittori. Il film è un crescendo di incroci fra stili narrativi diversi uniti insieme alle visioni e alle musiche che appartengono al contesto nel quale questi artisti vivono. La linea centrale del film è il Khobbar, il rituale nel quale una coppia sposata passa tre giorni e tre notti nel Khobbar Ghar prima di poter consumare il matrimonio. Questo preludio al desiderio alimenta il film di un'energia misteriosa.
h 21.00
Who gets to call it art?
Stati Uniti - 2005, 76' - Inglese
sottotitoli italiano
Regia Peter Rosen
Fotografia Yan Vizinberg
Montaggio Jed Parker
Produzione Peter Rosen Productions, Muse Film and Television
Raramente si incontra un curatore in grado di avere un così straordinario impatto sul mondo dell'arte. Henry Geldzahler fu questo tipo di curatore. Nominato primo Curatore d'Arte del Ventesimo Secolo presso il Metropolitan Museum of Art, nel 1969 organizzò un'enorme esposizione centennale che mutò la direzione del Met rendendolo un museo enciclopedico. La mostra New York Painting and Sculpture: 1940-1970 ha esposto più di 400 opere di 43 artisti. Criticato per dimensioni, portata e selezione degli artisti, l'Henry Show non solo diede nuova forma al Met, ma anche all'intero mondo dell'arte. Henry non perse mai l'interesse nello studiare nuove forme d'arte e non si stancò mai di incontrare giovani artisti emergenti.
Nessun commento:
Posta un commento